Diego Nipitella

L'opera epatocentrica di un artista in allestimento.

Absentia



Oil on canvas
100x80 cm


di DIEGO NIPITELLA
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manifesto

The portrayed subject is a multitude of purposes, renewals, inclinations; a stratified nature to be revealed simultaneously in the picture. Transformations which come from within the subject, that discover other aspects of himself. An authentic pluri-semblance.

In this way the monolith face is overcome, traditionally treated in a photographic manner, suitable to represent a single moment, but inadeguate to "expose" discordant human nature, to discover the unknown of the human being.

The polychromy of personalities is expressed in a multi-faceted unitary composition but with no communication between themselves.

Every facet becomes a microcosm of a babel whole.

The result of this aesthetic wildness is a natural consequence; i lend my own intimate revelations to the creacking forms.

The grey entities are an essential substance, the nucleus of reality perceived in an allegorical manner.

The grey is also used as a metaphysical lens, the shapes of which suggest a metamorphosis of the material. I conceive the enclosed space like a choked development and a proper frame of this process.

The black colour is conceived as absolute, metaphisical space. An architectonic nothingness that encases and determines the subject's atmosphere.







Il soggetto ritratto è una moltitudine di intenti, rinnovamenti, inclinazioni; una natura stratificata da svelare con simultaneità.

Il movimento nasce all'interno dell'effigiato;il verso del divenire da sé a sé. Un'autentica pluri-sembianza.

Avviene così il superamento del monolito-viso, affrontato nella tradizione con pensiero fotografico, adeguato alla resa del momento, ma insufficiente ad "impressionare" la natura babelica dell'uomo, ritrovare le incognite dell'essere umano.

La policromia delle personalità ha esito nella frammentazione in parti-volto, amalgamate in un tutto unitario, ma prive di un atteggiamento dialogico.

Ogni parte del sé diviene microcosmo di un insieme babelico.

Il risultato della selvatichezza estetica ne è una conseguenza necessaria; allo stridore delle forme lascio un'intima rivelazione.

Le entità in grigio sono sostanza essenziale, nuclei di realtà percepiti in maniera allegorica.

Il grigio è utilizzato altresì come effetto di una lente metafisica.

I ritagli cinerei del dipinto suggeriscono una metamorfosi della materialità.

Concepisco lo spazio chiuso come amplificazione strozzata e giusta cornice di questi processi.

Il nero come idea spaziale assolutizzata, metafisica.

Un nulla architettonico che avvolge e definisce l'atmosfera dell'io.






Biografia

DIEGO NIPITELLA
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